Adinofli continua a difendere la criminalizzazione dell'omosessualità in Qatar


Mario Adinolfi ha passato mesi a sostenere che i reati d'odio fossero una "libertà di espressione" da garantire ai fascisti che delinquono a danno delle minoranze. Ora esulta perché la Fifa ha vietato alla Germania di poter indossare fasce arcobaleno in solidarietà ai gay perseguitati in Qatar, evidentemente gradendo quelle minacce e quei metodi coercitivi contro la libertà di espressione di chi ha poi protestatoin campo mettendosi la mano sulla bocca.
E se sappiamo che Adinolfi vuole sempre apparire come il più omofobo tra gli omofobi, suscita un senso di repulsione la sua capacità di arrivare a parlare di "tradizioni" e di "religione" davanti ad un Paese che manda la polizia a dare la cacci ai gay, arrestandoli e stuprandoli.



nei giorni scorsi sostenne che il Qatar fosse un Paese da cui «prendere esempio». Ed è buffo piagnucolasse che lui si sentiva perseguitato da un ddl zan che avrebbe mandato in carcere solo le organizzazioni impegnati nell'istigazione all'odio e poi difenda chi manda in carcere i gay solo perché si amano.
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