Provita Onlus chiede l'abolizione dell'educazione sessuale perché si dicono scandalizzati da "Love Actually"


L'organizzazione forzanovista Provita Onlus risulta coinvolga nell'organizzazione di quei fantomatici "corsi di educazione sessuale biblica" con cui Maria Rachele Ruiu cercava di promuovere il sesso non protetto tra i bambini. La loro Costanza Miriano andava per oratori a dire alle bambine che Gesù le avrebbe punite se avessero osato usare il preservativo durante i loro rapporti sessuali. Eppure è facendo leva sul bigottismo che sono tornati a chiedere un divieto all'educazione sessuale nelle scuole, forse sperando di far rimanete incinte tante 16enni una volta che loro le avranno tolto il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza.
Come pretesto, l'organizzazione di estrema destra sostiene il licenziamento di una insegnante che ha fatto vedere il film “Love Actually” ad una classe di quinta elementare, sostenendo che loro vedrebbero "scene di sesso esplicito" nella pellicola romantica girata vent'anni fa:



L'immagine scelta per il loro articolo pare essere stata selezionata nella speranza di far pensare a chissà cosa, anche perché il loro censurare pruriginosamente un qualcosa che è coperto da un ampio reggiseno non pare abbia molto senso. Poi, in quel loro solito schema propagandistico in cui ogni singolo episodio viene usato per attaccare ogni principio in difesa dei minori, la loro Donatella Isca dichiara:

È proprio necessario proporre ai bambini delle scuole elementari dei corsi di educazione sessuale? La domanda, retorica, sorge spontanea dopo quanto successo in una scuola di Prato, dove una maestra ha fatto vedere il film "Love actually" (L'amore davvero), con chiare ed esplicite scene sessuali. Dopo le proteste dei genitori infuriati la docente si è scusata, affermando di non sapere dei contenuti e del bollino giallo (quindi per minori di 14 anni) del film. Al di là del caso specifico, però, è assurdo e pericoloso proporre qualsivoglia progetto sessuale o di educazione sessuale o all’affettività per bambini così piccoli, che hanno ancora un immaginario innocente e con categorie cognitive che ancora non permettono loro di assorbire in maniera equilibrata e critica insegnamenti così delicati e, dunque, riservati per adulti.

In realtà è falso pensare che i bambini non abbiano una sessualità, come tenta di fare l'organizzazione forzanovista. E non ci risulta che il film in questione contenga "esplicite scene sessuali", così come viene confermato da Il Tirreno che spiega: "A scatenare le proteste più importanti una scena in controluce, non hard, ma ammiccante al rapporto di due controfigure che vorrebbero fare i pornoattori e che in genere viene giudicato su alcuni portali tv con bollino giallo".
Inoltre il film non è vietato ai minori di 14 anni, ma alcune emittenti preferiscono consigliarne la visione ai ragazzi dai tredici anni in su accompagnati da un adulto.

Inventandosi un "caso" che esiste solo nelle loro menti, quelli di Provita proseguono asserendo:

Il caso di Prato - per il quale speriamo siano presi i dovuti provvedimenti e si accertino tutte le responsabilità della docente - dovrebbe farci riflettere sulla deriva di ipersessualizzazione che sta investendo il mondo dei minori. È drammatico, infatti, come in tutta Italia si sia abbassata sensibilmente l’età del primo rapporto sessuale. Scuola e docenti, soprattutto di bambini così piccoli, dovrebbero fare di tutto per scongiurare questi pericoli e non, al contrario, veicolare contenuti, progetti e immagini sulla sessualità.

Come no. Ora sarebbe colpa delle scuole se loro sostengono che i ragazzi farebbero sesso troppo presto. Ed ovviamente non citano dati, mente l'Ansa spiega che i ragazzi hanno il primo rapporto sessuale completo intorno ai 17 anni:



Sarà anche che urlare contro una fantomatica "ipersessualizzazione" dei giovani è alla base della loro propaganda, ma ancora una volta i dati li smentiscono.
Commenti