Gli adinolfiniani attaccano un'Europa che condanna la retorica anti-gay della Meloni

L'adinolfiniano Attilio Negrini , che nella fotografia di apertura vediamo posare insieme a quel Luca Di Tolve che va in giro a dire di poter "curare" i gay dalla loro omosessualità, pare molto arrabbiato davanti all'emendamento con cui il Parlamento europeo ha condannato la retorica anti-gay di alcuni esponenti della destra italiana.
Ricorrendo quel classico vittimismo su cui Adinolfi ha incentrato la sua intera propaganda, Negrini sostiene che un imprecisato "loro" riterrebbe "nemici" i governi a lui più graditi, ritenendo che la condanna della criminalizzazione dell'omosessualità non dovrebbe permettere di esprimere preoccupazioni sugli esponenti politici che dell'omofobi hanno fatto un vanto.

Dato che lui pare preferire gli insulti alle argomentare, è dicendo che il governo votato dai popoli europei sarebbe composto da "cialtroni ridicoli" che scrive:

Non va meglio tra i suoi seguaci, i quali si lanciano nel solito cumolo di insulti con cui loro sono soliti sopperire alla loro mancanza di argomentazioni. E c'è pure chi si inventa che la Chiesa ugandese difenderebbe i gay:

Se è vero che la Chiesa si è opposto ad un presidente che proponeva come un "regalo" ai cristiani la norma finanziata dalle lobby sostenute da Negrini che introduceva la pena di morte per i gay, sarebbe interessante comprendere cosa loro intendano per "difendere" dato che esorcismi e violenze non parrebbero rientrare in quella definizione:


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