Il pastore Carollo torna a minacciare i gay: «Noi puliremo il mondo prima della venita di Gesù»


Sarà anche che il pastore evangelico Luigi Carollo parrebbe preferire Vannacci a Gesù, ma pare davvero inspiegabile la sua scomposta eccitazione davanti al divorzio di Tiziano Ferro. Sono ormai ore che continua a scrivere messaggi pieni di odio, alternando insulti gratuiti al suo sostenere che i gay sarebbero nemici di Dio.
Nel pomeriggio, ha anche sostenuto che quel divorzio sarebbe frutto delle sue preghiere, precisando che ora inizierà a pregare Dio affinché distrugga anche la famiglia di Cecchi Paone. E già il solo fatto che lui dichiari di pregare contro l'amore e contro gli altri puzza di bestemmia. Ma d'altronde perché mai dovrebbe pregare per la salvezza die migranti, pe i diritti delle donne e per la giustizia sociale se può chiedere a Dio di compiere atti malvagi che compiacciano la sua brama di discriminazione?

In quei soliti post in cui cerca di aizzare i suoi seguaci contro di noi, l'evangelico dichiara che lui e la sua gente si sentono incaricati di "pulire il mondo dai gay". Peccato che lo dicesse anche Hitler, quando massacrò milioni di persone nei suoi campi di sterminio mentre dichiarava che Dio era con loro.



A giudicare dai commenti dei suoi discepoli, nulla li fa ridere più una storia d'amore finita. Ovviamente irridono, insultano e diffamano come loro abitudine, arrivando a inventarsi che chi non è omofobo non possa dirsi crederete.





Ovviamente dicono che noi "perseguiteremmo" il loro pastore, anche se non ci spiegano per quale recondita ragione non pare passare giorno senza che Carollo si svegli la mattina e inizi a pensare a cosa possa scrivere contro i gay. Lui ci attacca e la colpa sarebbe nostra? Dovremmo tacere davanti a chi vuole fare del male alle nostre famiglie e ai nostri affetti? Dovremmo accettare che qualcuno possa invitare i suoi a "pulire il mondo" day gay?

Ed è indicativo sostengano che riportare le parole pubbliche di Carollo significherebbe "infangarlo":



Si passa poi a chi trova divertente ridere di un pastore che dichiara di pregare contro le famiglie altrui, quasi come se la violenza omofoba fosse un qualcosa di cui ridere. A questo punto preferiamo non sapere quanto ridano davanti alle donnea stuprate o davanti ai bambini che muoiono nel Mediterraneo. fatto sta che è con toni infantili che scrivono:







Sostenere che la fine di un amore sia il frutto della preghiera è quasi peggio che bestemmiare. Ed è curioso dicano che loro credono in un Dio che ascolta chi augura il male agli altri e ignora chi prega per la pace.
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