Omicidio di Giulia Cecchettin: Salvini preferisce castrare piuttosto che educare

Salvini non ha perso tempo per tentare di strumentalizzare il cadavere di Giulia Cecchettin. Mentre Pillon difende il patriarcato, il padano promette lavori forzati e castrazioni. Ovviamente il suo discorso non pare valere per chi ruba 49 milioni di euro agli italiani.

La famiglia aveva chiesto rispetto, Salvini pare non averglielo voluto concedere perché sarebbe un vero peccato non sfruttare un cadavere per profitto personale. E ovviamente dice che la soluzione sarebbe quella di punire chi commette i creati dopo che i fatti sono avvenuti, non quello di prevenire i crimini. Ed infatti la lega si è opposta alla convenzione si Istanbul per il contrasto ai femminicidi, sostenendo che loro temevano che le norme avrebbero potuto risparmiare dall'omofobia alcuni cittadini italiani contro il loro volere.
La Lega è anche è anche andata in Parlamento a definire "nefandezza" l'educazione affettiva e sessuali, sottolineando come per Salvini l'educazione sia una nefandezza ma la castrazione vada ritenuta una proposta seria.

Da notare è anche come Salvini si preoccupi del principio di presunta innocenza solo quando l'assassino è bianco. Perché quando l'accusato è nero, lui non si pone subbi sulla possibile colpevolezza:

Ad osservarlo è anche la famiglia della vittima:

E forse Salvini potrebbe parlarci del messaggio veicolato dalle magiette pro-stupro dei suoi sindaci:

Di certo, è inaccettabile che in Italia non si possa nemmeno essere uccisi senza doversi ritrovare ad essere resi oggetto di propaganda partitica da parte di una destra che non pare aver alcun rispetto dei morti.


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