Pillon porta i genitori inglesi che volevano torturare la figlia terminale al raduno della Meloni


Al raduno di Giorgia Meloni non solo ci siamo dovuti sorbire una Roccella che incolpa le persone trans per i femminicidi compiuti dai maschi eterosessuali o una Maria Rachele Ruiu che ha inveito contro l'emancipazione femminile, ma Pillon ha portato i genitori di quella povera bambina terminale che la destra avrebbe voluto torturare sadicamente:



I coniugi Hregory, clienti di Pillon, avevano chiesto che la figlia fosse fatta soffrire inutilmente. La Meloni si era così offerta di imporgli una cittadinanza italiana che sosteneva avrebbe dovuto sottrarre la minore alle tutele della legge inglese per condarnarla ad alcuni mesi di crescente agonia presso un istituto vaticano finanziato dai contribuenti italiani.
Dopo il video dello stupro usato in campagna elettorale, la Meloni è dunque ora ricorsa all'abuso di una bambina terminale che lei e Pillon avrebbero voluto torturare insieme agli "amici" dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus. In fondo usare la sofferenza portavoi.
E pazienza se alla destra interessa ben poco dei milioni di bambini che muoiono in mare, sotto i bombardamenti o di fame, per loro cinta solo costringere all'agonia minori che non hanno alcuna speranza e che soffrono atroci sofferenze fisiche.

Prima di roporsi come promotorori dell'ultra-destra populista, i conigi Gregory si sono offerti per alcuni scatti promozionali presso la sede dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus:



Chissà se loro figlia avrebbe gradito di essere usata per promuovere gruppi che si battono contro i diritti umani.
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