De Carli torna a cercare l'appoggio delle chiese evangeliche per la sua crociata contro i diritti dei malati

Mirko De Carli sostiene che il sedicente "cristiano" debba imporsi sugli altri, costringendo chi non la pensa come lui ad atroci agonie capaci di far apparire la passione di Cristo come una passeggiata.
In particolare, dice che lui non si accontenta di vivere la sua vita come meglio crede, ma esige che gli altri siano costretti a vivere le loro vite come dice lui. E quindi chiede firme a sostegno di una legge liberticida che vuole imporre al malato terminale l'obbligo di dover soffrire oltre ogni umana sopportazione perché lui pensa che Gesù goda di quella inutile sofferenza.

Proponendo anche di pagare le donne che producono figli per la Patria affittandogli l'utero (ovviamente a patto che siano di etnia gradita alle destre), l'esponente del partito integralista di Mario Adinolfi è andato a cercare firme nelle chiese evangeliche di Ravenna:

La chiesa scelta da De Carli è di quelle in cui i fedeli simulano crisi mistiche e anchorman chiamano "amen" come se non ci fosse un domani:

Se De Carli può pensarla come vuole, un po' meno lecito è che dica che per avere "fede" bisognerebbe pensarla come lui. Infatti è lecito pensare che chi sceglie la fede dovrebbe avere il dovere morale di combattere la sua ideologia, vistoc he ci risulta che il Dio dei Vangeli sia quello del libero arbitrio, non quello che chiede leggi per imporre la volontà di De Carli al prossimo.


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