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La masturbazione combatte i tumori

La masturbazione ridurrebbe il rischio di tumore alla prostata. È quanto affermano alcuni ricercatori australiani secondo i quali una eiaculazione regolare porta alla riduzione di accumuli che possono portare all'insorgenza di tumori.
L'eiaculazione prodotta durante un rapporto di coppia, però, a detta dei ricercatori non porterebbe ad altrettanti effetti benefici: in tal caso, infatti, si incorrerebbe nel rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili che a loro volta potrebbero portare all'insorgenza di tumori.
Dettagli a parte, l'intervista condotta su 2050 uomini ha evidenziato come una frequente eiaculazione fra i 20 e i 50 anni porti ad una minore possibilità di incappare in malattie cancerogene alla prostata.
L'autoerotismo sarebbe particolarmente importante intorno ai 20 anni: chi eiacula più di cinque volte a settimana ha un terzo di possibilità in meno di incorrere in tumori alla prostata nel corso dell'intera vita.
E' da sottolineare che tale teoria è in contrapposizione con alcuni studi precedenti che sostengono che un'elevata attività sessuale possa portare ad un aumento del 40% del rischio. tale contraddizione, però, non deve portare necessariamente a scartare a priori l'attendibilità dello studio ed anche la responsabile inglese del Centro Cancro alla Prostata ha commentato lo studio parlando di una "teoria plausibile".


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