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Una sentenza potrebbe portare al riconoscimento dei matrimoni gay in tutto il Brasile

Mentre gli occhi degli Stati Uniti sono puntati sulla Corte Suprema, chiamata a pronunciarsi sulla costituzionalità della Prop8 californiana, anche in Brasile potrebbe essere una sentenza ad aprire le porte ai matrimoni gay in tutto il Paese. L'occasione giunge dal ricorso di una coppia gay di San Paolo che si era vista rifiutare la conversione della propria unione civile in matrimonio e che ha deciso di portare la propria storia sino all'attenzione della Corte Suprema brasiliana. Una sentenza in loro favore potrebbe portare al riconoscimento giuridico delle nozze gay senza il bisogno di un pronunciamento del giudice (così come avviene ancor oggi in 16 distretti su 26).
Va ricordato, infatti, che furono proprio i tribunali di San Paolo e di Brasilia ad introdurre le nozze gay nel Paese, portando via via un numero sempre maggiore di distretti a permette la conversione delle unioni civili in veri e propri matrimoni senza la necessità di ricorrere ad una sentenza. Attualmente i matrimoni gay sono automaticamente riconosciuti a San Paolo, a Brasilia, a Sergipe, ad Espírito Santo, a Bahia, a Piauí, a Ceará, a Paraná, a Mato Grosso do Sul, nel Distretto Federale e, da circa una settimana, anche a Rio di Janeiro.


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