Il commissario EU alla giustizia: «Non andrò a Sochi»


«Sicuramente non andrò a Sochi, finché le minoranze verranno trattate come sta avvenendo con l'attuale legislazione russa». È quanto dichiarato attraverso Twitter da Viviane Reding, esponente del Partito Popolare Cristiano Sociale, vicepresidente della Commissione e commissario europeo per la Giustizia.
Il chiaro riferimento è alla norma contro la cosiddetta «propaganda omosessuale» sui minori, estesa lo scorso giugno a tutta la Russia.
nei mesi scorsi le richieste di quanto volevano il ricollocamento dei Giochi sono state presto archiviate ed il Comitato Olimpico Internazionale ha preferito dribblare le polemiche dicendosi soddisfatto delle rassicurazioni giunte da Putin. Ad aggravare la situazione si sono aggiunte anche le dichiarazioni omofobe che continuano a giungere dalla Duma, la circolare con cui il Cio si è affrettato a vietare espressamente qualsiasi gesto a sostegno della comunità lgbt russa da parte degli atleti e la legge firmata da Putin che vieta qualsiasi manifestazione pubblica durante l'intero periodo olimpico.
Ora dal Lussemburgo pare finalmente giungere una presa di posizione importante che, una volta tanto, pone i diritti civili in testa agli interessi economici dell'evento.
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