Berlusconi dice «sì» alle unioni gay alla tedesca


«L'istituzione del dipartimento sulle libertà civili rappresenta una naturale continuità di quanto abbiamo fatto finora e si occuperà anche dei diritti delle coppie dello stesso sesso: siamo arrivati alla conclusione che la legge tedesca sulle unioni civili rappresenti un giusto compromesso tra il rispetto profondo dei valori cristiani, a cui teniamo molto, e della famiglia tradizionale. Ma chi ha responsabilità pubbliche non può non intervenire quando le esigenze della società cambiano». Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi, finalmente parlando di persona durante una conferenza stampa.
Sino ad oggi la sua apertura era stata annunciata solo da terze parti (in particolar modo dalla sua giovane fidanzata) e prontamente smentita da chi sosteneva di averlo sentito per telefono e di aver ricevuto rassicurazioni al riguardo. Ora, finalmente, questa dovrebbe divenire la sua posizione ufficiale nonostante molti parlamentari del suo partito stiano continuando a remare nella direzione opposta.
Nonostante l'ex premier lasci intendere che, a suo parere, le unioni gay siano contrarie ai valori cristiani, l'apertura appare notevole per chi, solamente lo scorso anno, si vantava di essere il responsabile dell'assenza dei matrimoni gay in Italia.
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