In difesa delle Sentinelle, la Lega si rivolge all'UE e parla di «cristianofobia ed eterofobia»

Dopo i disordini di domenica, fioccano le prese di posizione politiche delle destre a favore delle Sentinelle in Piedi e il loro «pacifico» stare in piedi per chiedere che i diritti altrui siano calpestati.
Maurizio Gasparri (Pdl) non si è vergognato nel parlare di «pacifiche e utili iniziative delle Sentinelle» che «hanno portato allo scoperto l'intolleranza violenta di settori della sinistra e delle associazioni gay». «Purtroppo chi difende Costituzione, leggi e diritto naturale -dice il senatore- è vittima di un'intolleranza che denuncerò anche con interrogazioni parlamentari». Immancabile è stato commento dell'omofobo Carlo Giovanardi (Ncd) che rivendica la sua militanza nel gruppo ultraconservatore e parla di «mamme e papà che difendono la famiglia leggendo dei libri nelle piazze italiane, sono state inseguite e aggredite a Bologna dai centri sociali. Ma questi violenti di sinistra, una mamma e un papà non ce li hanno? Massima solidarietà a chi manifesta, pacificamente, per le proprie idee». Giorgia Meloni (Fdi) ha aggiunto: «La libertà di manifestare è un diritto che va rispettato e garantito»
Lorenzo Fontana e Matteo Salvini, eurodeputati della Lega Nord, sono andati oltre ed già ha presentato un'interrogazione parlamentare alla Commissione europea (la stessa a cui annualmente l'Italia paga una multa per il mancato rispetto delle norme di riconoscimento delle coppie gay) in cui afferma che «Nella giornata del 5 ottobre si sono svolte nelle piazze di alcune città italiane delle manifestazioni finalizzate ad esprimere sostegno alla famiglia, intesa nella sua forma tradizionale. Tuttavia, numerose manifestazioni sono state interrotte da facinorosi con metodi non pacifici, sconfinando in alcuni casi, secondo quanto si evince da alcuni video pubblicati sul canale "Youtube", in episodi caratterizzati da violente aggressioni. Considerando che le libertà di pensiero, di associazione e di espressione sono sancite dalla Costituzione della Repubblica italiana; si interroga la Commissione per sapere: se sia a conoscenza dei fatti sopra descritti; quali misure stia intraprendendo la Commissione per contrastare le dilaganti e reiterate manifestazioni improntate alla cristianofobia e all'eterofobia».


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