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L'ex leghista che sostiene il Pd: «I gay non mi piacciono, sono malati»

Dopo la Campania è la volta del Veneto, in un Paese in cui i candidati del centro-sinistra paiono fare a gara nell'ostentare la propria omofobia. È il caso di Santino Bozza, ex leghista espulso dal Carroccio per le sue contestazioni a Tosi ed oggi candidato a sostegno di Moretti (Pd).
Non più di un anno fa, l'uomo si presentò ai microfoni de La Zanzara affermando: «Qui in Veneto li chiamiamo culattoni. A me i gay non piacciono, se me li trovo vicino mi stacco di qualche metro. Mi giro, sono contro i gay, sono diversi. Purtroppo esistono, sono malati».
Un pensiero che venne poi ripreso in un'altra puntata della trasmissione radiofonica, nella quale affermò: «Stiamo dando troppa libertà a queste cose sapendo che ci sono i nostri bambini che girano per le strade. Non dovrebbero farsi vedere, fuori dalle palle, non in mezzo ai bambini. Se un bambino chiede alla mamma cosa stanno facendo lei come spiega questa cosa?».
Sostenne anche che la caduta dell'Impero Romano fu colpa dei «culattoni» e, riguardo all'ipotesi di avere un figlio gay, affermò: «L'avrei curato magari lo avrei portato anche a donne personalmente. Questo è la tua vocazione, tu sei un maschio e questa è la donna. Anche se fosse stata una figlia. Non è questione di costringere qualcuno ma di insegnare».
E questa dovrebbe essere la gente democratica in grado di combattere l'imperante omofobia che sta dilagando nel nord-est? Possibile che

Via: Gay.it


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