Milano, flashmob davanti al Pirellone

Ancora una volta è un clima colorato e allegro, fatto di facce sorridenti e palloncini colorati, ad aver preso posizione contro il messaggio d'odio che il governatore della Regione Lombardia ha voluto imporre con la forza alla cittadinanza. Un messaggio che, attraverso l'uso di strutture istituzionali, offriva un supporto incondizionato a chi si nutre di odio e chiede che la propria famiglia sia l'unica formazione sociale ad aver diritti. Gente che per sentirsi "migliori" deve screditare e perseguitare l'altro.
Ma, ancora una volta, ecco che la Milano migliore è scesa in piazza dinnanzi alla sede regionale per dire al governatore che quel messaggio offensivo sulla facciata del Pirellone non poteva essere mostrato a loro nome. Tanti ragazzi, famiglie, coppie che sperano in un mondo in cui tutti abbiano pari dignità, contro un potere politico che vorrebbe imporre distinguo basati sulle caratteristiche naturali.
Ancora una volta sono i diritti ad aver vinto, perché l'amore vince sempre.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
La Roccella incontra Gandolfini per pianificare un'offensiva comune contro i diritti di gay e donne
Negrini vuota il sacco: «Al Family day saremo stati sì e no 35000»
Papa Francesco torna ad incontrare Massimo Gandolfini, definendolo l'uomo della Provvidenza
Il leghista Pillon rievoca l'orrore della manifestazione anti-gay di Gandolfini
Adinolfi dice che lui avrebbe vinto lui se le elezioni si fossero svolte al "family day" del 2016
L'assurdo attacco del Family Day al Comune di Capannori: «Quei video diffondono l'ideologia lgbt»