La Donazzan ad Agorà: «Cos'ha di fascista CasaPound?»

L'imprenditore Gianni Scarpa, proprietario di una spiaggia dichiaratamente fascista dotata «camere a gas» in quel di Chioggia, è stato indagato per apologia del fascismo. Ma fa riflettere come in sua difesa si sa schierata l'assessora regionale all'Istruzione in Veneto, Elena Donazzan (Forza Italia) che vorrebbe veder chiusa la vicenda nel definirla «una goliardata».
Non solo, dalla sua pagina Facebook scrive che «Per me è allucinante che da giorni si stia parlando della diatriba fascismo/antifascismo. Fatti superati, che dovrebbero essere consegnati alla storia. Ma questa diatriba serve alla sinistra, debole e sfilacciata al proprio interno, per avere un nemico comune su cui tentare una nuova sintesi. Anche se trattasi di un nemico di 70 anni fa, poco importa. Una sinistra che fonda la propria azione contro qualcuno e non per qualcosa, non per l’Italia, non per rispondere alle priorità degli italiani». Curioso che a dirlo sia una tizia che basa la sua intera visibilità politica nel cercare di creare il nemico "gender" e nel spergiurare che la tolleranza e l'accettazione siano nemici pericolosissimi.
Non è andata meglio ad Agorà Estate, dove questa mattina la Donazzan non è limitata a domandare «Cos'ha di fascista CasaPound?», ma ha anche ritenuto di poter la Resistenza una guerra civile. In risposta Massimo Giannini le ha fatto notare che «non si può declinare il Ventennio in questo modo, non è accettabile. Il fascismo è una cosa seria. È stata una dittatura contro la quale c’è stata una guerra di liberazione, e per fortuna ci siamo liberati. Definire il ventennio guerra civile è una chiara volontà di manipolare la storia».
In passato la Donazzan era stata fotografata ad alcuni raduni di nostalgici del fascismo, con tanto di insegne dell'RSI in bella vista.


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