È lite tra Adinolfi e Gandolfini per accaparrarsi una poltrona

Che dei diritti dei bambini non gliene importasse nulla lo si è capito quando Adinolfi ha iniziato ad abusare di sua figlia e ad agitarla come un pacco dai palchi dei suoi comizi. Lo hanno ribadito nel promuovere le screditate teorie di Nicolodi che mietono vittime tra gli adolescenti e lo hanno certificato quando la loro misoginia li ha portati a pretendere che ogni loro figlia femmina venga considerata un mero strumento finalizzato alla procreazione.
Eppure è grazie alle loro lotte interne che emerge come ad interessargli sia solo una poltrona. Pillon ha bannato il proprietario dei siti di Gianfranco Amato dalla sua pagina, così come il suo cassiere ha ben spiegato che cosa intendano per "popolo della famiglia" grazie al suo pretendere che l'odio coltivato al family day sia indirizzato all'elezione di suo fratello. La famiglia, al singolare, contro ogni altra famiglia.

Per gli amanti del trash, ecco a voi il botta e risposta con cui gli integralisti si contendono il potere in cambio della promessa di una dittatura di destra che vieti ogni libertà personale: ci si deve sposare con chi vuole Adinolfi, si deve far sesso senza preservativo perché lo vuole Adinolfi, si deve morire quando lo decide Adinolfi e si devono lasciar morire i migranti perché Adinolfi non li vuole.




È dunque lotta di potere, tra chi vuole influenzare la politica dalle retrovie e chi vuole una poltrona perché altrimenti gli altri potrebbero non obbedire ciecamente ad ogni loro pretesa.


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