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Il Toscana Pride sarebbe stato vietato per colpa degli ilamici? No, è solo una fake-news di Mariagiovanna Maglie

«Il sindaco Nardella ha dovuto proibite il Gay Pride a Firenze per problemi di sicurezza. Una città islamizzata glielo ha impedito». È quanto dichiarato da Mariagiovanna Maglie a "Stasera Italia".
Peccato non sia stato proibito alcun Pride, benchémeno per problemi di sicurezza. Ancor più considerato come il Toscana Pride quest'anno si svolgerà a Siena e, di conseguenza, il sindaco di Firenze non avrebbe neppure potuto avere voce in capitolo. Al massimo Nardella ha negato il patrocinio, ma anche in questo caso non certo a causa degli islamici dato che i principali oppositori alla parata si trovano fra le file del fondamentalismo cattolico.
Il vaticanista Marco Tosatti si è persino fatto promotore di un rosario che verrà celebrato per pregare contro i gay.

Siamo dunque dinnanzi al l'ipocrisia di chi spera di poter usare i gay come strumento di promozione dell'odio razziale, incuranti dell'evidenza di come sia proprio il fondamentalismo cattolico o la Lega di Matteo Salvini a porsi come i principali oppositori alla libertà di manifestazione dei gay. E mentre Adinofi agita crocefissi per chiedere che sia vietato loro l'accesso alla tv pubblica, la Maglie dice che è in loro nome che pretende la chiusura delle moschee.

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