Chiedeva la caduta del regime. Ecco la prima vittima delle proteste in Libano

Il ragazzo che vedete nella fotografia di apertura è stato ucciso ieri in Libia durante la violenta repressione delle proteste di piazza. E se è facile fare il leghista e dire che a noi non deve importare nulla di chi muore, più difficile è guardare in faccia un giovane che sorride all'obiettivo prima di essere stati brutalmente ucciso dal regime.
In migliaia si erano radunati nella piazza di Beirut, Tripoli e in altre città del paese dopo l'annuncio di nuove tasse volte a limitare l'uso di Whatsapp e di altri mezzi di comunicazione via Internet. In un video pubblicato da Al Jazeera, un manifestante spiega: «Non siamo qui per WhatsApp; siamo qui per la benzina, il cibo, il pane e tutto il resto».
A suscitare l'ira della casta politica erano gli slogan in cui si chiedeva la caduta del regime e di interessi di palazzo che hanno ridotto alla povertà il popolo.


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