Maria Rachele Ruiu e la bufala della povera «madre di cinque figli» condannata «per aver detto la verità»

Maria Rachele Ruiu esige che le donne transessuali siano definite «uomini» in nome di quanto lei ami ostentare odio contro di loro. Attualmente impegnata a promuovere Matteo Salvini in cambio di un controllo sull'indottrinamento dei bambini umbri da parte della ricca lobby integralista guidata da Massimo Gandolfini, è ricorrendo al suo proverbiale vittimismo che la fondamentalista si mette a frignare istericamente:


Già, peccato che quella povera «madre di cinque figli» sia la presidentessa della sezione inglese della CitizienGo, una ricchissima lobby spagnola che si batte per promuovere omotransofobia in Europa. Ed è un peccato che la donna transgender non diventi un un «uomo transgender» solo perché alla signora Ruiu piace insultare chi non è espressione delle sue fantasie sessuali.
Altre aberrazioni ideologiche emergono dal surreale testo della petizione pubblicato dalla setta di Arsuaga, dove si tenta di sostenere che l'odio e la diffamazione sarebbero espressione di "cristianesimo". Lamentandosi di come la loro dipendente non possa accusare di «abuso sui minori» le madri che difendono l'identità dei figli, scrivono:

La direttrice di CitizenGO per il Regno Unito e l'Irlanda - Caroline Farrow - rischia di finire in prigione per aver affermato la pura e semplice verità biologica su uomini e donne.
Lo scorso marzo Caroline è stata indagata delle forze di polizia locali per aver definito l' intervento di riassegnazione chirurgica del sesso su un ragazzo di sedici anni come "castrazione ", "una forma di abuso di minori " e " mutilazione ".
Susie Green, madre del ragazzo in questione e leader della lobby transgender Mermaids che l'aveva inizialmente accusata, ha poi deciso di abbandonare le accuse. Tuttavia, un altro attivista transgender, Stephanie Hayden, ha deciso di riprendere in mano la causa per assicurarsi che Caroline fosse punita.

In altre parole, si lamentano che una associazione abbia agito in difesa di un gruppo sociale anche se loro speravano di potersela cavare davanti alla vittima principale che non se la sentiva di affrontare un lungo e costoso processo. Ed immancabilmente parte la macchina del fango con cui i fondamentalisti amano cercare di insultare chi si oppone al loro profitto:

Stephanie Hayden, nato come "Anthony George Steven Halliday", ha precedenti penali che includono percosse con una mazza da golf, reati di falso e frode e violenze sessuali.
Questa persona ha iniziato a prendere di mira Caroline sui social media con una micidiale campagna di fango, attaccando la sua fede cristiana e rivolgendole minacce, presumibilmente sotto forma di uno scherzo, dicendole di voler andare a giocare a golf a casa sua...
Caroline, che è madre di 5 bambini piccoli, ne è rimasta scioccata, soprattutto perché anche la sua famiglia ha iniziato ha ricevere una serie di minacce da attivisti che avevano scoperto dove vivevano e si erano impossessati dei loro numeri di telefono e dei loro indirizzi e-mail. E così si è difesa apertamente contro queste molestie sul suo account Twitter.
Stephanie Hayden è quindi arrivato a casa sua per denunciarla personalmente, e pochi giorni dopo l'ha citata in Tribunale (quasi senza tempo per trovare avvocati e preparare una difesa) dove un giudice ha incredibilmente dichiarato che la sua definizione di Hayden come biologicamente uomo equivaleva a una molestia, vietandole di parlare di lui e di "disprezzarlo" in futuro.

Se pare loro prassi il sostenere che le vittime sarebbero cattive con i propri carnefici attraverso le solite storielle su imprecisate molestie, il testo della petizione nega che la decisione sia stata presa da un tribunale e che si presuppone che la giustizia sia imparziale e non certo condizionabile dal vittimismo di quelle sette che vomitano odio e poi si lamentano se vengono denunciate.
Ed è sempre lamentansi che la legge valga anche per loro che il testo inizia ad accusare le vittime di non lasciar cadere gli atteggiamenti criminali della loro carnefice:

Hayden ora sta facendo causa a Caroline per una somma che potrebbe arrivare a 100.000 sterline inglesi (circa 112,000 Euro) e ora sta anche cercando di farla mettere in prigione per oltraggio alla Corte, perché - afferma - Caroline avrebbe violato il divieto del giudice con alcuni commenti generici, che non riguardavano lui, su un forum privato.
Caroline Farrow non è l'unica 'vittima' dell'abuso del sistema legale da parte di Stephanie Hayden. Attualmente questa persona sta perseguitando un'altra madre, Kate Scottow, arrestata con accuse sia penali che civili e due donne disabili, Helena Wojtczak e la dott.ssa Louise Moody.
La Scottow è stata arrestata a casa di fronte ai suoi figli, uno dei quali autistico, messa in prigione per sette ore perché cercava prove su Stephanie Hayden e sul suo torbido passato, evidenze di pubblico dominio.

Anche qui pare evidente che non è insultando il querelante che cambia la rilevanza penale di una donna che la CitizinGo sostiene dovesse poter delinquere impunemente solo perché usava il figlio disabile come scudo. Il tutto in quella negazione per cui la CitizienGo ha sporto decine di denunce contro chiunque osasse esprimere pensieri contrari ai loro, ma in questo caso non si erano mai messi a parlare di persecuzione...
Chiedendo favoritismi per i membri dell'organizzazione omofoba, la petizione si conclude asserendo:

Firma la petizione per chiedere al Procuratore Gnerale Dott. Cox di intervenire nel caso di Caroline Farrow e delle altre donne che Hayden sta prendendo di mira. Le persone non dovrebbero essere sottoposte al terrificante calvario di essere portate in Tribunale o processate per non aver fatto altro che dire la verità.

Se pare vomitevole la strategia con cui la signora Ruiu spacci il reato di diffamazione aggravata come un atto legittimo dato che lei sostiene che quella fantomatica "libertà educativa" valga solo per i genitori omofobi e non per quelle madri che la sua setta accusa di molestie nei confronti dei figli, ci sarebbe da domandarsi se tutte le sue teorie valessero nello stesso modo se qualcuno osservasse pubblicamente che il suo integralismo o il suo voler decidere come dovrà far sesso sua figlia la rendano una "abusatrice" su cui i servizi sociali farebbero bene ad investigare. Noi crediamo che servirebbe qualche prova in più, lei giura che la sua gente abbia il diritto di vomitare sommariamente accuse così' gravi senza doverne poi pagare le conseguenze.


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