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Iran, 20enne viene decapitato dai suoi stessi familiari perché gay

Alireza Fazeli-Monfared aveva solo vent'anni. È stato ucciso e decapitato dai suoi stessi familiari solamente perché gay.
L'omicidio è avvenuto il 4 maggio scorso vicino ad Ahvaz, in Iran. Alireza voleva fuggire dall’Iran per cercare rifugio in Turchia, dove il suo fidanzato aveva già chiesto asilo perché perseguitato sulla base del suo orientamento. Non c'è riuscito. Il fratellastro e i cugini lo hanno ucciso prima che potesse scappare.
Era stato esonerato dal servizio militare a causa delle sue "depravazioni sessuali"ed è quel documento ad aver svelato alla sua famiglia che era gay.

Un amico della vittima ha ricostruito i suoi ultimi minuti di vita: «Martedì alle ore 19:00, Alireza ha avuto una conversazione telefonica con sua madre per l’ultima volta. A quel punto suo fratellastro, con il pretesto che suo padre voleva vederlo, lo ha fatto salire in macchina e portato fuori città. Non ci sono state più sue notizie fino a mercoledì scorso, quando il fratellastro di Alireza ha chiamato sua madre e le ha detto: "L’abbiamo finito". In altre parole, ha confessato di aver ucciso Alireza. Hanno trovato il suo corpo sotto alcune palme».


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