Don Bianchi dice che sia «dispregiativo» chiamare «omofobi» gli omofobi

Forse anche i preti che si divertono a stuprare le bambine in sacrestia non gradiscono essere chiamati pedofili, ma quello è il termine che li definisce. Uno che va in bici è un ciclista, uno che non paga i tributi è un evasore e, ovviamente, uno che disprezza gli omosessuali è un omofobo. È lessico, che agli omofobi piaccia oppure no.
Eppure è il solito parroco sovranista di Gatteo a Mare a lamentarsi di come la verità della lingua lo offenda in virtù di come lui ritenga «dispregiativo» che un determinato comportamento possa essere chiamato con il suo nome:

E se lui dice che chiamare "omofobli" gli omofobi lo offenda, allora perché si diverte ad accusare di "cristianofobia" chiunque osi mettere in dissuasione il suo dire che Gesù sarebbe intollerante e irrispettoso quando Pillon?


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Don Bianchi sostiene che le unioni gay sarebbero "il male"
Don Mirco Bianchi insulta i giornalisti che osano contestarlo
Il parroco di Gatteo a Mare incolpa i gay per gli stupri commessi dagli eterosessuali
Don Bianchi oppone la fantomatica "teoria gender" ai cambiamenti climatici
L'ignobile copertina di Riccardo Casicoli contro la GpA
I seguaci del parroco di Gatteo a Mare pregano per la morte del Papa: «L'inferno se lo riprenda»