Il Giornale vuole mettere il bavaglio a Lady Gaga: «Ha fatto lo spot al ddl Zan»


Francesca Galici non è solo la tizia de Il Giornale che giura di vedere «lezioni di sesso gay» nel materiale per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili perché glielo ha detto Fratelli d'Italia, ma è anche l'autrice di un articolo che la vede inveire istericamente contro Laly Gaga lamentando abbia osato esprimersi contro il contrasto all'omofobia.
Mostrandosi il volto di una destra estrema che pare mirare all'introduzione del reato di opinione, la signora racconta all'elettorato populista che esprimere opinioni contrarrei al pensiero unico di Pillon sarebbe «fare lo spot» ai ddl:



La signora scrive con toni infastiditi:

Lady Germanotta, icona e simbolo della comunità Lgbtq internazionale, dalle telecamere di Fabio Fazio ha lanciato un messaggio agli italiani: "Volevo semplicemente dire una cosa alla comunità Lgbtq+ in Italia: siete i più coraggiosi, siete i più gentili, siete un'ispirazione e che succeda una cosa di questo genere dobbiamo gridare al disastro. Voi dovete invece essere protetti, a tutti i costi, come tutti gli esseri umani che vivono su questa Terra. Io continuerò a scrivere musica per voi, e, cosa più importante, cercherò di lottare per voi".

Davanti a quelle parole di buonsenso, la Francesca Galici inizia a dispensare insulti contro la cantante, contro Fazio e contro le vittime di crimini d'odio:

Il "disastro", per Lady Gaga, è il passaggio al Senato del ddl Zan, che non ha superato la tagliola anche a causa della mancanza dei voti da parte dei franchi tiratori del Partito democratico, lo schieramento che più di tutti ha spinto affinché la legge a prima firma Alessandro Zan venisse approvata. Evidentemente, c'erano passaggi di quel disegno di legge che non erano pienamente convincenti. Si dovrà ripartire da una proposta attuabile e meno ideologica rispetto al ddl Zan, che non vada a interferire con altre sfere della società in maniera ambigua.

Ed è così che la stampa di estrema destra eleva le illazioni a verità rivelate con la signora Francesca Galici che spaccia le sue opinabili opinioni per dati di fatto. Ed è stupefacente che lei parta dal presupposto che i senatorie voterebbero secondo coscienza e non sulla base della convenienza, quasi volesse negare che le ingerenze della Cei o le pressioni delle lobby russe siano i probabili motivi di un voto contrario al volere del popolo.

Classe 1988, la signora Galici risulta iscritta all'ordine dei pubblicisti di Regione Lombardia (quindi manco è giornalista) ed è probabilmente all'ordine lombardo che dovremmo domandare dove sia lo "spot" che la signora giura di aver visto nell'intervista al pari di come giurava che il contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili sarebbero "corsi di sesso gay".
Specializzata nel pubblicare articoli contro il ddl Zan, la signora inveì anche contro Raffaella Carrà e difese insultò Tommaso Zozi per aver osato esprimere opinioni contro la loro Lorella Cuccarini, ormai divenuta icona della destra omofoba da quando si proposte come la sovranista che sogna il dominio salviniano sui figli altrui.
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