Adinolfi insulta Amato e Mattarella, chiedendo si vieti la scelta dei malati e che si imponga quella dei no-vax

Mario Adinolfi accusa Giuliano Amato di non essere imparziale perché sostiene ina inammissibile che la Consulta non obbedisca agli ordini che lui gli ha impartito. Dice che lui ha scritto una letterina con alcuni patetici pretesti per limitare il diritto di espressione del popolo, arrivando a insultare Mattarella perché la gente potrà esprimere la propria opinione anche se lui si oppone alla vera democrazia.
Ed è ovviamente buffo vedere come Adinolfi ama ripetere che "il corpo è mio e decido io" quando si parla di vaccini, ma poi pretende che i malati terminali siano torturati contro la loro volontà. Lui sostiene che sia un conto chi vuole far ammalare gli altri e va aiutato a farlo, un altro è chi sceglier per sé stesso e deve essere costretto con la forza a subire le sue scelte. Fatto sta che scrive:

Chissà se il suo messaggio configura il reato penale di vilipendio al Capo dello Stato o se poer un partito che invita a "riempire di bitte" le donne trans esiste impunità davanti a tutti i loro crimini.


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