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L'attrice Tilda Swinton rischia il carcere per difendere i diritti della comunità lgbt russa

Lei è Tilda Swinton, l'attrice britannica che nel 2008 si è aggiudicata il premio Oscar come Migliore attrice non protagonista per "Michael Clayton" e che nel 1992 vinse la Coppa Volpi come miglior attrice della 48ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia grazie alla sua interpretazione in "Edoardo II".
In un momento particolarmente critico per la comunità lgbr russa (soprattutto dopo la recente approvazione su scala nazionale della legge contro la cosiddetta «propaganda omosessuale» sui minori, da tempo già in vigore a San Pietroburgo e in altre regioni del Paese), ha deciso di manifestare il proprio supporto con un gesto che le potrebbe costare quindici giorni di carcere: giunta a Mosca, infatti, l'attrice si è fatta fotografare davanti al Cremlino mentre tiene fieramente in mano una bandiera rainbow.
In precedenza anche altre star internazionali avevano sfidato la norma, da Madonna a Lady Gaga. In entrambi i casi non si è fatta attendere l'ira del mondo politico e della Chiesa Ortodossa (anche se il processo che vedeva imputata Madonna con l'accusa di «propaganda omosessuale» si è già concluso con la sua assoluzione).


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