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La Germania in piazza: «Hitler sospese le leggi razziali durante le Olimpiadi del 1936, Putin no»

Sono migliaia i manifestati che si sono raccolti dati appuntamento a Berlino per manifestare contro l'introduzione in Russia di norma contro la cosiddetta «propaganda omosessuale».
«Siamo qui perché siamo degli essere umani e crediamo che nel 2013 i diritti umani debbano essere protetti in ogni parte del mondo», ha raccontato uno dei manifestanti alle agenzia stampa. Ed ancora: «Sono favorevole al boicottaggio delle Olimpiadi e anche all'idea di escludere la delegazione russa. Inoltre, se pensiamo che il CIO in passato ha scelto Pechino e ora la Russia, è arrivato il momento di fare qualcosa per cambiare il CIO e i suoi dinosauri».
I giochi avranno inizio fra cinque mesi e le autorità del Paese hanno già preso posizione nel sostenere che le norme rimarranno in vigore, venendo applicate anche a turisti ed atleti (anche il CIO ha già chiesto che gli atleti non indossino alcun simbolo a sostegno della comunità lgbt locale). Ed è proprio questo particolare ad aver portato alcuni manifestanti a sottolineare un poco gratificante paragone fra Adolph Hitler e Vladimir Putin: entrambi hanno introdotto leggi razziali ad un anno dallo svolgimento dei Giochi Olimpici in una propria città, ma Hitler decise di sospenderli durante Berlino 1936 mentre Putin pare intenzionato a tenerle in vita anche durante Sochi 2014.


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