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Egitto: emesse condanne sino ad 8 anni di carcere nei confronti di quattro gay

Anche se l'Egitto non ha leggi specifiche contro l'omosessualità, i giudici hanno a loro disposizione una generica norma che punisce le «pratiche deviate». Ed è proprio appellandosi a quella dicitura che un tribunale dello stato ha trovato un cavillo con cui punire quattro omosessuali, tutti accusati di «pratiche deviate» e di aver indossato abiti femminili. Tre di loro sono stati condannati ad otto anni di carcere, il quarto a tre anni.
Non è la prima volta che una corte egiziana utilizza quella dicitura per condannare al carcere dei gay, ma le associazioni lgbt del Paese lanciano un allarme su una crescente intolleranza: la conquista del potere da parte dei Fratelli Musulmani e del Justice Party, infatti, potrebbe presto portare all'introduzione di nome più specifiche volte a reprimere la libertà ed i diritti di gay e lesbiche. Non a caso pare che la polizia del Cairo sia già stata incaricata di organizzare incursioni in tutti i luoghi di ritrovo della comunità lgbt.
Se si considera come nell'Egitto di 4.000 anni fa l'amore gay fosse celebrato dall'arte ed accettata dalla popolazione, su quest'aspetto la situazione odierna appare più retrograda dell'epoca in cui regnavano i grandi faraoni.


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