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Omofobia sulla pagina de Le Iene: «I froci sono malati. Vanno bruciati vivi, uccisi e gettato in fosse comuni»

Si susseguono i servizi anti-gay confezionati da Le Iene con un Filippo Roma che pare incapace di argomentare le sue accuse. Dinnanzi alle illazioni con cui sosteneva che aluni fondi dell'Unar sarebbero finiti a finanziare dei circoli Anddos, nei suoi servizi continua a documentare che in quei circoli ci sia agente che fa sesso come se questo avesse un qualche nesso son le sue illazioni. Il problema è che la gente cade nel suo tranello perché ama sentirsi legittimata a poter vomitare tutto il suo pregiudizio contro un intero gruppo sociale.
Per comprendere quale sia il vero messaggio che Filippo Roma ha inviato ai suoi ascoltatori basta leggere i commenti pubblicato sulla pagina Facebok del programma:


Appare curioso che Filippo Roma sostenesse di essere stato minacciato di morte e poi paia non notare i commenti che grazie ad un servizio fazioso e provo di prove minacciano di morte migliaia di persone. Anche perché il tema è solo uno: quei circoli non sono illegali e se non c'è stato alcun finanziamento da parte dell'Unar, non si capisce in virtù di quale teorie un Filippo Roma possa ergersi a zar d'Italia per imporre regole morali che dovrebbero impedire ad altri di poter fare ciò che vogliono.


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