Prosegue l'odio leghista contro Emma Marrone

Su mandato del consigliere leghista Massimiliano Galli, i seguaci di Matteo Salvini stanno intasando la rete con insulti sessisti rivolti ad Emma Marrone. L'accusa è quella di lesa maestà ad all'autoproclamato "comandante" che cerca voti promettendo la sistematica discriminazione di ogni minoranza.
Mostrando di aver fatto propria la propaganda leghista che mira a sostenere che l'espressione del 17% dei voti equivalga alla volontà della totalità degli italiani (compresi i bambini, gli astenuti e i dissidenti) è a nome del popolo italiano che questi soggetti ostentano il bullismo sessista appreso dal loro leader:


Forse non contento dei risultati ottenuti, il medesimo personaggio prova a ricorrere ad insinuazioni che possano far leva anche sull'odio verso le persone lgbt oltre che a quello verso gli stranieri:


Se i loro slogan sono ormai ritriti, forse sarebbe il caso di ricordare che l'Italia è casa di Emma Marrone e che dunque è già a casa sua che la cantante propone politiche di accoglienza. Il leghista si pone così nell'ottoca del teppistello che vuole comandate a casa degli altri, non senza aver prima sostenuto che una cantante non debba avere idee politiche a meno che non si tratti di un Povia che chiede di privare i bambini dai vaccini.


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