I populisti tornano a far leva sull'egoismo e sulla paura per minacciare la salute pubblica

I populisti sono pericolosi. A fornircene l'ennesima dimostrazione è la pubblicista sovranista Zaira Bartucca, la quale non solo si mette a rilanciare qualunque teoria complottismo possa servire a creare paure infondate, ma si occupa persino di cercare di aizzarle, di diffonderle e di sostenerle. Questa volta la sua ira populista è stata scatenata dal protocollo di sicurezza per la riapertura delle scuole.
Nel di alunni che dovessero manifestare sintomi di contagio, i protocolli prevedono che che l'aula venga isolata e che siano allertate le autorità sanitarie. Lo scopo pare ovvio e molto evidente: si vuole evitare che le persone infette possano contagiare altre persone con il rischio di far esplodere un nuovo focolaio, così come avvenuto in quella Lombardia leghista dove lo spostamento dei malati ha provocato oltre il 50% dei morti dell'intera penisola.
Eppure la signora Bartucca pare sostenere una teoria tutta sua, sbraitando che il tentare di isolare l'epidemia sarebbe «sequestro di persona». Lo scrive attraverso il suo account Twitter:


Il TSO ovviamente non c'entra nulla, ma pare che la signora ami tirare in ballo qualunque polemica faccia parte del suo repertorio di polemiche populiste basate sulle teorie di Alessandro Meluzzi. Nel caso specifico, si parla di quell'uomo che è stato ricoverato dopo aver dato di matto incendiando i suoi documenti all'interno di un'automobile davanti ad un controllo della polizia durante il lockdown e che nei suoi racconti diventa un martire sottoposto a «TSO d'opinione» per aver negato l'esistenza della pandemia che sta creando migliaia di morti.
Da notare è anche come la "fonte" della sua polemica sia una di quelle immaginette propagandistiche che i populisti sono soliti confezionare per tentare di far leva su quegli analfabeti funzionali che sarebbero incapaci di comprendere frasi articolate e per i quali funzionano meglio i disegnini. Nella fattispecie, l'immaginetta propinata è questa:


Dunque, in caso di epidemia, il populista sostiene che i figli infetti dovrebbero essere consegnati ai genitori e magari portati in giro in modo da infettare passanti, aree comuni, zii, fratelli, sorelle, vicini di casa e medici. Ed è così che l'epidemia verrebbe moltiplicata in modo esponenziale, garantendo migliaia di morti immolati al loro voler far leva sulla paura dei genitori riguardo al possibile ricovero dei loro figli.
Immancabile è anche quel linguaggio ispirato alla propaganda nazista che si basa sul sostenere che esisterebbe sempre un "noi" e un "loro", in quella loro costante creazione di false contrapposizioni che finiscono sempre con un'invito alla ribellione contro il buonsenso. Il tutto, come prassi, negando che la famiglia sarebbe la prima beneficiaria delle garanzie di sicurezza previste dal protocollo dato che l'intervento del personale medico permetterebbe di poter isolare il contagio e salvaguardare i soggetti più deboli. Ma nel pericoloso mondo del populismo, ci sono signori che si inventano che la difesa della vita dovrebbe essere ritenuta in opposizione al loro egoismo.


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