È morto Luigi Amicone. Dedicò i suoi ultimi anni alla promozione dell'omofobia


È morto, all'età di 65 anni, il ciellino Luigi Amicone. Lascia una moglie e sei figli.
Fondò il settimanale Tempi e lo guidò in numetose crociate omofobe. Insieme a Benedetta Frigerio, fu lui ad importare in Italia quella fantomatica "ideologia gender" che fu teorizzata da un sacerdote accusato di molestie sessuali. Diceva che i gay fossero terroristi, derideva i gay cristiani, ottenne il finanziamento pubblico dell'integralismo organizzato, promosse l'omofobia russa, paragonò i matrimoni gay alla jihad e minacciava punizioni divine contro chi non si fosse presentato al "family day" di Gandolfini. Poi il suo giornale fallì e lui cercò una candidatura con Berlusconi.

A dare notizia della sua morte è Mario Adinolfi, suo complice nella promozione dell'omofobia. Ovviamente ne parla riconducendo il tema a sé stesso, vantandosi di quella copertina che lo proclamò "nemico" giurato dei gay:



I no-vax hanno già iniziato a tentare di stuprare il suo cadavere, inventandosi che sarebbe morto a causa del vaccino. E pazienza se manco si conosce il suo stato vaccinale:



La teoria complottista trova spazio anche sulla pagina di Adinolfi da parte di chi simpatizza 0er il fascista Tuiach:



Ironico è come ad accanirsi sul suo feretro sia proprio quella destra fondamentalista che lui aizzò quando era in vita.
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