Milk

Milk | Usa, 2008
Cast:
Sean Penn (Harvey Milk), Emile Hirsch (Cleve Jones), Josh Brolin (Dan White), James Franco (Scott Smith), Diego Luna (Jack Lira), Alison Pill (Anne Kronenberg), Victor Garber (sindaco George Moscone), Denis O'Hare (senatore John Briggs), Joseph Cross (Dick Pabich), Stephen Spinella (Rick Stokes), Lucas Grabeel (Danny Nicoletta), Brandon Boyce (Jim Rivaldo), Howard Rosenman (David Goodstein)
Genere:
Biografico, drammatico, storico

Milk è un film biografico del 2008 diretto da Gus Van Sant, sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti. Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay, è interpretato da Sean Penn.
Negli Stati Uniti, il film ha avuto una distribuzione limitata il 26 novembre 2008, giorno dell'anniversario dell'assassinio di Milk e Moscone, per poi essere distribuito nelle sale in modo più esteso il 5 dicembre 2008. In Italia è stato distribuito il 23 gennaio 2009 dalla BiM Distribuzione.
Ha ottenuto otto candidature ai Premi Oscar 2009, vincendone due per il miglior attore protagonista a Sean Penn e la migliore sceneggiatura originale a Dustin Lance Black.

Trama

Il film si apre con varie immagini di repertorio, che testimoniano la persecuzione della polizia nei confronti degli omosessuali, con irruzioni nei gay bar e arresti tra il 1950 e il 1960, seguito dall'annuncio di Dianne Feinstein che informa la stampa dell'assassinio del consigliere Harvey Milk e del sindaco George Moscone. Il 18 novembre 1978, nove giorni prima degli omicidi, Milk è intento a registrare su audiocassetta le tappe della sua vita e della sua vicenda politica, diventando la voce narrante del film. Il film torna indietro nel 1970, quando Harvey Milk lavorava come assicuratore a New York e alla soglia dei quarant'anni incontra il giovane Scott Smith che per molti anni sarà il suo compagno. Desiderosi di cambiare vita, Milk e il suo compagno si trasferiscono a San Francisco, nella speranza di trovare una maggiore accettazione alla loro relazione.
I due aprono un negozio di fotografia, il Castro Camera, nel quartiere popolare della città abitato prevalentemente da lavoratori irlandesi e cattolici, che non vedono di buon occhio l'evoluzione del quartiere, divenuto punto di riferimento per la comunità gay. Il piccolo negozio di fotografia diventa il ritrovo di un folto gruppo di amici che sostiene il nascente attivismo di Milk, che chiede pari diritti e opportunità per tutti, diventando un paladino dell'intera comunità di Castro, che gli affibbia il soprannome di "Sindaco di Castro Street". Oltre ad essere amato dalla comunità gay, Harvey Milk riesce a farsi apprezzare dall'intera città trovando sostegno da giovani e anziani, omosessuali e eterosessuali, e questo lo stimola ad entrare in politica, candidandosi per la carica di consigliere comunale. Harvey trova l'appoggio nell'amato Scott e nei suoi fidati amici, tra cui Cleve Jones, portando una ventata di ottimismo nella città e facendosi promotore del cambiamento.
Nonostante le sue buone iniziative, Milk non viene eletto ma non si perde d'animo e con estrema determinazione concorre altre volte per ottenere una carica nel governo cittadino. Al suo quarto tentativo, Scott lascia Harvey, non potendo più tollerare una nuova rincorsa alla carica di consigliere, che già da tempo li aveva allontanati. Ma l'ultima campagna elettorale si dimostra un successo e Harvey viene eletto consigliere per il 5º Distretto, diventando il primo gay dichiarato ad assumere una carica istituzionale negli Stati Uniti. Nel frattempo Milk inizia una relazione con Jack Lira, un ragazzo latino fragile e un po' sbandato. In municipio, Harvey ha modo di conoscere il conservatore Dan White, veterano del Vietnam ed ex pompiere: nonostante le differenze tra i due si instaura un rapporto lavorativo che porta White ad invitare Harvey al battesimo del suo primogenito Charles.
Il rapporto tra i due inizia ad essere teso dopo che Milk non appoggia un progetto di White, facendo sì che questi si senta tradito, al punto che il suo sarà l'unico voto contrario all'ordinanza di Milk a favore dei diritti gay. Non riuscendo a fronteggiare la vita politica e l'assenza del suo amante, Jack Lira si toglie la vita impiccandosi, ma Milk non avrà il tempo di piangerlo, concentrato esclusivamente alla lotta della Proposition 6, legge che avrebbe permesso di licenziare gli insegnanti sulla base dei loro orientamenti sessuali, sponsorizzata dal senatore John Briggs. La campagna, iniziata dalla cantante Anita Bryant, portò all'approvazione della legge nella Contea di Miami-Dade, in Florida nel giugno del 1977. Il 7 novembre del 1978, dopo una lunga ed estenuante lotta alla Proposition 6, il movimento e Milk possono gioire per la sconfitta della legge.
White, nel frattempo dimessosi dalla carica di consigliere, si dimostra instabile e insofferente ai successi di Milk. Tornato sui suoi passi, White tenta di riottenere il suo posto in municipio scontrandosi con l'opposizione del sindaco Moscone. La mattina del 27 novembre 1978 il crescente livore di Dan White porta l'uomo ad entrare nel Municipio di San Francisco attraverso una finestra del seminterrato, al fine di nascondere una pistola ai metal detector. Dopo aver ottenuto un colloquio, White spara al sindaco Moscone, successivamente si dirige verso l'ufficio di Milk. Ignaro, Harvey segue White nel suo ufficio, dove l'uomo lo fredda brutalmente con diversi colpi d'arma da fuoco. Il film si conclude con una ripresa aerea di una imponente fiaccolata che attraversa le strade di San Francisco, in omaggio a Harvey Milk e al sindaco George Moscone. I titoli di coda mostrano i reali protagonisti della vicenda affiancati agli attori da cui vengono interpretati e viene raccontata la loro vita, dopo la tragica morte di Milk.

Produzione

Nei primi mesi del 1991 era stata pianificata la realizzazione di un film biografico sulla vita di Harvey Milk, il film avrebbe dovuto essere diretto da Oliver Stone e basato su una sua sceneggiatura intitolata The Mayor of Castro Street (Il sindaco di Castro Street), per il ruolo principale si era fatto il nome di Robin Williams, e successivamente quelli di Richard Gere, Daniel Day-Lewis e James Woods. Dopo l'abbandono del progetto da parte di Stone, nel luglio del 1992 Gus Van Sant firmò un contratto con la Warner Bros. per dirigere il biopic, pensando già a Sean Penn nella parte di Milk e a Tom Cruise nella parte del suo assassino. Nell'aprile del 1993 Van Sant abbandonò anch'egli il progetto per divergenze creative con la Warner.
Nei primi mesi del 2007, il regista ha cercato di portare sul grande schermo la storia di Harvey Milk basandosi su una sceneggiatura di Dustin Lance Black, ma nello stesso periodo il progetto di The Mayor of Castro Street era in fase di sviluppo con la regia affidata a Bryan Singer. La Focus Features avvia la produzione stanziando un budget attorno ai 20 milioni di dollari. Nel settembre 2007, Sean Penn ottenne il ruolo principale e Matt Damon si unì al cast per interpretare l'assassino di Milk, Dan White. In seguito Matt Damon dovette rinunciare alla parte a causa di impegni già presi in precedenza con Paul Greengrass per il film Green Zone. Al cast si unirono Emile Hirsch, James Franco e Josh Brolin, quest'ultimo per sostituire Matt Damon nella parte di Dan White. Gus Van Sant, durante la fase di pre-produzione, si affidò a fidati tecnici, come il direttore della fotografia Harris Savides, suo assiduo collaboratore. Milk segna la quinta collaborazione tra Savides e Van Sant, dopo Scoprendo Forrester e la trilogia della morte Gerry, Elephant e Last Days. Savides ha trovato anche il consenso dei produttori della pellicola, che avevano apprezzato le sue precedenti ricostruzioni delle ambientazioni anni settanta, in film come Zodiac e American Gangster.

Fonte: Wikipedia
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