La Procura chiede l’archiviazione della denuncia contro i professori che fecero leggere il libro della Mazzucco


Lo scorso aprile l'associazione ProVita e i Giuristi per la Vita sporsero una denuncia nei confronti delle insegnanti del liceo Giulio Cesare di Roma che suggerirono agli studenti la lettura del romanzo di Melania Mazzucco "Sei come sei". Ora il pm Elena Neri ha richiesto l'archiviazione del procedimento, sottolineando come il romanzo assolutamente funzionale al percorso pedagogico di crescita dei ragazzi.
Il pm ha dichiarato come «l'oscenità penalmente rilevante è solo quella che sia fine a se stessa e del tutto avulsa dal complesso dell'opera e del messaggio che si vuole diffondere». Così come è apparso immediatamente evidente a chiunque abbia letto le poche righe a cui le associazioni si erano aggrappate, non è questo il caso. In questo caso si trattava di un'opera la cui «divulgazione agli studenti del Giulio Cesare è supportata da motivazioni di studio che sono, a loro volta, inserite in precisi obiettivi nazionali e internazionali di lotta all'omofobia e di formazione dei minori».
Inoltre la lettura parziale fornita dalle due associazioni cattoliche è risultata assolutamente fuorviante: «I contenuti oggetto di censura non sono isolati e avulsi dal contesto complessivo dell'opera, risultando viceversa funzionali al messaggio di sensibilizzazione al tema delle famiglie omosessuali». Da qui: «La natura del romanzo unitamente alla finalità di studio inducono, pertanto, ad escludere la sussistenza del reato».
In Lombardia, Veneto, Assisi, Palermo, Verona ed Orvieto sono state depositate alcune mozioni omofobe scritte dai Giuristi per la Vita che nelle loro presunte argomentazioni citano anche il caso del libro suggerito al Giulio Cesare di Roma. Ora che è stato appurato come l'intera vicenda sia stata una mera strumentalizzazione, in alcune città e regioni Italiani abbiamo leggi che si basano su una falsità conclamata dalla magistratura. In uno stato civile è lecito che ci siano provvedimenti discriminatori basati su premesse false o sarebbe il caso che quei provvedimenti siano revocati una volta smontate le premesse su cui si basano?
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